mercoledì 22 giugno 2022

QUALCHE PAROLA SU BREAKING BED UNA DELLE MIGLIORI SERIE TV MAI FATTE

Qualche parola su Breaking Bed la pluripremiata serie Tv americana nonché una delle migliori mai realizzata, avendola rivista in questi giorni molte scene mi hanno dato la sensazione di deja vu, di già visto, anche se non ricordavo quando, sarà passata un infinità di tempo da allora.... 






Innazitutto  mi sarei aspettato nella mia idea iniziale che White fosse arrivato al vertice molto prima,  e invece mi sono ritrovato tutt'altra storia un vero dramma anche se con tratti tragicomici e surreali, l'ascesa arriva alla fine, il toccare il cielo con un dito,un cielo che avrebbe voluto terso come quello del deserto del New Mexico, li nella riserva indiana teatro delle seue gesta, dura invece  una manciata di secondi prima del crollo che arriva quasi in contemporanea, inesorabile e inarrestabile, una slavina, un crollo mastodontico, epico, tragico e dai contorni assurdi, 
il nostro protagonista è più che altro travolto dagli eventi di cui ogni volta cerca di aggiustare e raddrizzare, ma e' piu un consumato marinaio che si trova in fase fortuita  al timone di una nave piu grande delle sue possibilita e con un tempo avverso e in condizioni costantemente sfavorevoli, che si ostina a viaggiare controcorrente piuttosto che un ammiraglio o un vecchio lupo di mare che finalmente porta la sua imbarcazione in salvo, 
 fino a che non arriva la tempesta perfetta uno scatenarsi di cortocircuiti tra vita privata e vita lavorativa, tra la vita del dottor Jekyll e del Mr Hyde, due vite e due mondi che aveva disperatamente e inutilmente cercato di tenere separati, anche quando alla fine si arrende, preso piu che altro lui fino ad allora indomito  dalla   sfinitezza e dal crollo psicologico e fisico viene travolto ancora una volta da eventi che non puo controllare, assistiamo attoniti e increduli mentre assistiamo a Walter White che si sgola inutilmente e impotente dentro una macchina mentre tenta di salvare la vita del cognato Hank lo stesso che poco prima lo aveva ammanettato. 









È il narrare di una lenta discesa nell'abisso, ammantata da false promesse e illusioni alle quali ad un certo punto non crede piu nessuno né sua moglie alla quale non è in grado di garantire la sicurezza né al suo socio al quale non è in grado di garantire di evitare il degrado morale in sempre più turpi azioni,  la sua promessa di un futuro radioso alla moglie, e di un attività '' che è finalmente nostra e che la gestiremo a nostro modo '' al suo socio Pinkman, sono promesse da marinaio che non allettano e in cui non crede piu nessuno. 

   Un progressivo aumento delle problematiche propio quando finalmente gli affari decollavano e tutto sembrava in discesa, certp tutto merito  tanta ostinazione, sacrifici, genio e sregolatezza e capacità di stupire di Walter White, il self made  man al contrario di questa epoca buia e nera americana e occidentale, 
 piccolo antieroe della middle class americana o piccola borghesia sempre piu rimpicciolita e oberata dalle spese e dai costi di una crisi economica quella dei mercati finanziari del 2008 che aleggia su uno sfondo di un America in crisi. 


Un White 
 dalle inesauribili e inaspettate risorse, dopo che tutti, in primis i suoi famigliari piu stretti, che pensavano di conoscerlo ormai abbastanza bene, quel  professore di liceo  timido e scrupoloso,
 pio osservatore delle regole, cittadino modello e irreprensibile, si è vero con un passato triste  che non ci viene narrato mai del tutto - se non con fulminei e piuttosto fugaci flashback - da riceractore ambizioso, si uscito con le ali bruciacchiate e malconcio, con  un animo sicuramente da   frustrato dopo aver tentato la scalata all'olimpo degli affari e della scienza, cosa a cui riusciranno invece i vecchi colleghi e compagni di viaggio di quella '' joint venture '' che portava e a cui lui aveva messo persino il nome e che sarebbe valsa miliardi e che come sapremo solo a fine serie ormai, lui aveva ceduto per un pugno di mosche 'un paio di mesi di affitto' alla 
 la coppia di coniugi ora miliardari  piuttosto viscidi  che faranno capolino quando White andrà a trovarli alla festa di compleanno di uno dei due - un incontro in realtà organizzato dalla moglie che all'insaputa di White ha chiesto che i due ex soci ora miliardari di White gli pagassero le cure del cancro - 
la scena è emblematica mentre il vecchio amico e collega con cui in realtà non si frequenta e non si sente da anni si balocca come un bambino  tra pacchi regalo giganti, White imbarazzato a questo punto gli dona un microscopico pacchettino contenente del cibo in scatola coreano che i due consumavano probabilmente nelle faticose notti passate a fare i ricercatori. 

White dimostrerà di custodire un profondo rancore e risentimento verso i due colleghi  alimentando quel fuoco che li bruciava dentro di ex promessa e genio della chimica costretto a sbarcare il lunario tra studenti piuttosto svogliati e annoiati - uno di loro, il tipico caso perso che White strigliava spesso nell'ostinato  tentativo fallito di recuperarlo, riportarlo sulla retta via e fargli scaturire magari interesse per la materia,Pinkman, se lo ritroverà come assistente e allievo della sua nuova avventura  - 
ora che c'era anche un bebè in arrivo inatteso e non previsto oltre a un figlio con un handicap di deambulazione, questo vecchio rancore e rimorso  del suo passato, sarà probabilmente una delle vere   causa scatenanti del suo cambiamento radicale    , o solamente del sopravvento del suo detto junganamente  lato ombra e luciferino, da dottor Jekyll a Mister Hyde, 
 ma che tutto sommato si era messo l'animo in pace o almeno cosi tutti credevano,  si sarebbe  saputo accontentare.










E probabilmente lo avrebbe pure fatto, conducendo una vita affannata fatta  di incombenze di rate e di spese, come quella del mutuo della casa, una vita nella quale bisogna inventarsi soluzioni creative al limite della legalità come quella in cui si imbattera' la moglie Skyler quando  rioccupera' un suo vecchio posto di lavoro come contabile in una azienda e dove il capo è una sua vecchia conoscenza, un uomo considerato da White un vero inetto che trucca i bilanci per salvare i posti di lavoro in una ditta ereditata dal padre,  dotato di una bontà quasi fanciullesca che però evidentemente fa vibrare qualche corda, forse anche di umana empatia e pietà e atttira in qualche modo Skyler come poi si vedrà. 








 Senonché un giorno bussa alla sua porta  un evento tanto inaspettato quanto capace di sconvolgere quella che era una tranquilla esistenza, fino a quel momento White conduceva una vita piatta e monotona intervallata dalle visite del cognato Hank e dellasua consorte  sorellla della moglie- piccolo particolare il cognato è un mastino d'esperienza  dall'indubbio formidabile talento investigativo, agente della Dea che battezzera' l'inizio dell'azione di White, procurandogli poi indirettamente un indubbio vantaggio nel corso della storia, seppur a volte White in maniera fortuita e rocambolesca piu che intenzionalmente   riesce  a essere al corrente degli sviluppi delle indagini che lo riguardano - quanto segnerà la fine della sua parabola ; l'evento si chiama cancro e da quel momento White deve fare i conti con il tempo, con il suo volgere allo scadere, un avvenimento che indubbiamente ti cambia la prospettiva in cui vedi fino a quel momento la vita, un evento che ti piomba tra capo e collo e che evidentemente puo procurare un cambiamento di rotta a 360 gradi, un evento che fa da shock emotivo, '' Tutto quello che devi chiederti da quel momento in poi - dirà White - è cosa puoi fare nel tempo che ti resta da vivere, in fondo siamo tutti condannati a morte solo che non lo sappiamo o non ci pensiamo '', 
da quel momento White inizia il suo percorso per l'inferno, l'abbandono al suo lato oscuro, ma non gli importa, tutto quello che gli interessa e a cui pensa è consegnare un futuro di tranquillità economica alla sua famiglia, un futuro prospero senza affanni, senza patimenti, senza incertezze, e farlo nel piu breve tempo possibile perché gli resta poco tempo. 










  Con un presente che si prospetta incerto, fatto di cure, di sofferenze e di una salute debilitata, ma ancor prima che gli interrogativi sulla sua salute a tormentare e attanagliare White sono le domande attorno a ciò che lascerà alla sua famiglia, ciò a cui tiene più al mondo e la ragione della sua vita, l'unica, in più ha all'incirca  due anni si e no davanti che gli restano e poi da li in poi dovrà navigare a vista, bisognerà vedere l'esito delle cure sempre se vi si   vorrà sottoporre ,  White intenderebbe rinunciarvi sia perché vorrebbe vivere sorretto ancora dalle sue gambe senza il contraccolpo della chemio sia perché nonostante l'ottimismo della moglie e della sorella di lei che lo incitano a curarsi e a affidarsi anche a piuttosto rinomate e esperte mani e anche per questo ulteriormente esose,  sa che la sua assicurazione non è in grado di coprire i costi  richiesti dal ciclo di cure dalla sua malattia . 













Mi chiedo del perché quando mi sono ritrovato giunto alla visione della  quinta e ultima stagione, nel momento in cui si procede a ritmo spedito e inesorabile  verso il finale della storia di Walter White  con il relativo crescendo di drammaticità, morti, eventi repentini e cataclismatici senza possibilità di ritorno, propio ora sul piu bello che White era giunto al vertice del crimine, si propio ora  invece di farmi salire l'indice del pianto e l'empatia per i buoni e le vittime, mi viene da sorridere e ridere e sono anche piuttosto scornato dalle peripezie e i tormenti che attraversa White tanto da farmi passare in secondo piano persino la scia di dolori e morti che si è portato  dietro, è  una  sensazione che provo solo io? Intendiamoci sono risate per sdrammatizzare e  con un retrogusto amaro,  sono risate per non piangere, ma la vicenda assume contorni cosi paradossali e raggiunge complessità tali senza soluzione di continuità e sono cosi cupe le nuvole che si addensano e accumulano sul cielo di White, cosi  nere e  noir da impermoltiplicare i problemi anziche risolverli - propio quando la vita sembrava finalemente sorridergli e donargli nel vero senso della parola un po di respiro, il ridimensionamento del male che affligge White, la dichiarazione di fuori pericolo, anche se sempre presente e rimane come un minaccia  sullo sfondo seppur momentaneamente messa  in ombra il peggio sembrava comunque alle spalle,  White inizia a perdere  la reciproca fiducia e stima che sorreggeva il rapporto con la moglie, tanto che poi quando il male farà la sua ricomparsa lo associeremo quasi d'istinto all'indebolimento e lo stress emotivo a cui è sottoposto White in quel momento che si vede venire a mancare il sostegno di chi teneva di piu al mondo e la messa in discussione del suo ruolo di padre e della possibilità quindi di vedere e crescere i suoi figli  - 










dipanare in niente il dramma esistenziale alla radice della vita  di Walter White  un padre di famiglia che non cambia la sua natura di fondo paradossalmente pur trasformandosi in '' uomo malvagio  '', genio della chimica e del crimine '', ''l' inafferrabile e misterioso Eisenberg, a metà tra mito e leggenda suburbana e dei bassifondi del crimine e del disagio '', '' colui che sarebbe diventato l'enigma e  l'ossessione del cognato, tutto ciò per cui avrebbe messo in pericolo la sua vita e in gioco la sua carriera , incapace di riconoscerlo propio perché incredibilmente e impensabilmente vicino, quando poi finalmente ci riuscirà le cose avranno preso un risvolto  troppo  inquietante e  grande e sarebbe stato ormai, troppo tardi per tutti '' . 

 Via via che prosegue nella sua carriera infatti White è costretto a correre dei rischi sempre maggiori e a pagare prezzi sempre piu alti, ad un certo punto la vita della sua famiglia viene messa in pericolo, la situazione si è spinta molto oltre e a questo punto è chiaro che  non è piu in grado di controllare la situazione, di tenere al riparo non tanto lui ma la sua famiglia dai guai, ma è troppo tardi anche per tornare indietro, non sappiamo se piu per incoscienza, per l'andreanalina provocata dall'ebrezza del pericolo o per l'asservimento inconscio alle esigenze del suo Ego diventato ipertrofico, non sappiamo se White fosse veramente conscio e consapevole dei rischi a cui sarebbe andato incontro, a sua parziale discolpa c'è da dire che  prima della famiglia sarà lo stesso White ad avere le ore contate,  come nella scena emblematica in cui esce dopo la doccia dal bagno ignaro di chi sino a poco prima era stato li seduto ad aspettarlo. 

 Alla fine  riesce comunque sempre a sfangarla, sempre a cavarsi  di impiccio e a  capovolgere gli esiti della sorte, fa cendo ricorso sempre a  quel suo bagaglio  di cui parlavamo all'inizio di inesurabili e inaspettate risorse   e tira fuori la solita illuminazione che gli fa uralare ogni volta '' eureka'', e lo fa riemergere da situazioni impossibili almeno per gli standard del medio cittadino, l'intuizione, il colpo di genio, anche quando la fortuna sembra avergli ormai voltato le spalle, il destino sembra ormai segnato e le speranze sembrano svanite o ridotte al lumicino, per la precisione a volte i colpi di genio non saranno sempre i suoi, si avvarrà o svilupperà anche brillanti intuzioni del suo sparring partner, si propio l'infido e  sgangherato e spericolato Pinkman, quasi un cervellone in incognito, quel suo ex studente non dei migliori , che si sarebbe perduto nell'anonimato dei tanti suoi studenti che avrebbero  smarrito la strada del proseguio degli studi e di cui si sarebbero  perse le tracce, e che  una fatidica mattina incrocera'  la sua strada e che lui ridiventando il suo '' insegnante'' questa volta per tutt'altri che edificanti scopi  e che se è vero che non lo sottrarra' mai del tutto alla sua doppia personalità autodistruttiva che lo rende per tutti un  tossico inaffidabile ,  lo riporterà al mondo, lo trasformerà da piccolo squinternato produttore dilettante con il cognato che gli stava alle calcagne - ma che tuttavia riterrà piu volte cosi di poco conto da essere trascurabile -  a primo chimico dello intero Stato esperto della materia assieme a lui, come lo incoronera'in una scena verso la fine della serie -  in cui volutamente esagera per esigenze date dalle circostanze -  e socio alla pari dei suoi affari. 
Dopo un inizio piuttosto burrascoso, con un rapporto altalenante e ambivalente dove White non riesce mai a trovare la quadra con lui  e dove  una volta trascinato a fondo con lui nelle vicissitudini e nella sua ascesa nel  mondo del crimine, malgrado Pittman ci venga  a un certo punto nel finale  tirato controvoglia, quasi per i capelli, obtorto collo, non riuscirà mai a farsi capire ne a conquistare la sua piena fiducia cosa che poi comporterà difatti  il tracollo di entrambi e l'esito tragico del loro sodalizio. 












 Pittman rappresenta quasi un suo contraltare,  quel ''quasi  figlio '' semi - puro e angelicato per Whitman - nel finale di stagione gli quasi riconoscerà il rango famigliare, uno status che avrebbe dovuto metterlo nella cerchia degli intoccabili - 
uno specchio alla  Dorian Gray dove costantemente rivedere la sua innocenza perduta e monitorare il suo stato di progressiva discesa negli inferi,  con lui recita piu parti in causa, è il suo ex insegnante ora cattivo maestro , è il suo socio di affari, è un po anche il suo padre e la sua ombra protettiva, alla fine non riesce ad essere nessuno di tutto questo e Pittman lo rifiuta in tutti questi ruoli decretandone il fallimento; anche quando White dopo averlo ripetutamente maltrattato, bistrattato, trattato da subalterno facendolo sentire più come  un peso, una pietra di inciampo capitata li per caso piuttosto che come risorsa da  far fruttare  - tanto che ad certo punto all'inizio della storia, è Pittman più  per desiderio di ripicca e  rivalsa che per convinzione, che con uno scatto di orgoglio e frustrazione insieme,  inizia  a cercare di infastidire quella figura cosi autorevole e paterna per lui, quella di White che gli trasmette sentimenti così contrastanti , rivendicare i suoi diritti e un trattamento alla pari -  è ormai troppo tardi, ha perso per sempre il rapporto con quello che comunque nel bene e nel male aveva condiviso tutto il suo percorso dall'inizio. Forse saranno solo i postumi ritlmandati del fallimento già avvenuto quando lo spietato Boss, l'imperturbabile Gus, capisce che l'unico modo per piegare quella coriacea  scorza che White si è costruito attorno , per sottometterlo ai suoi voleri , per avere la meglio di quel cosi inossidabile professore cosi orgoglioso e geloso delle sue possibilità, della sua formula, del conoscere le segrete alchimie della scienza - quello scienziato d'alto rango che si sarebbe potuto elevare in ben altri  altari e scenari e che era precipitato invece li, come un angelo caduto, in quel girone infernale , eccolo li a cercare ostinatamente e con tutte le sue forze di cercare di riprendersi con gli interessi quello che credeva di meritare da sempre e che la vita cosi avara gli aveva negato, 
una mente eccelsa piegata alle logiche imprenditoriali piu spietate e pragmatiche del lato oscuro che  si propaga e cresce sotterraneamente nelle increspature, nelle diramazioni , nelle propaggini del capitalismo dalla facciata e dalla immagine piu' rispettabile (il Boss Gus si avvale dei contatti e del business diversificato  reti della  multinazionale a cui appartene la catena di ristorazione che dirige) - 
è quella di cercare di incrinare il rapporto tra i due e agire secondo canoni di psicologia, assecondare e ghermire la vanità, colpire il lato debole e  le miserie umane di Pittman,che agisce ancora una volta piu per desiderio di rivalsa nei confronti di quel White '' cosi duro con lui e che non gli ha mai rovonosciuto i suoi meriti '' che per reale convinzione personale dei suoi mezzi e ambizione,  e quindi White vede un Pittman temporeggiare e barcollare e farsi portare a spasso dagli uomini di Gus propio quando la minaccia della condanna a morte mossa da parte di questo ultimo nei suoi confronti pende come una spada di Damocle e si fa sempre piu imcombente e il tempo, tanto per cambiare vero fulcro della vicenda - avrete ormai notato che ritorna spesso nella nostra esposizione la questione del tempo, frasi come '' non c'è piu tempo '', e '' ormai è troppo tardi e il tempo stringe '' , stringe. Anche le ultime parole del cognato White quando in una scena straziante e emotivamente coinvolgente si ritroverà in agonia davanti a un sempre più esterefatto e disperato White verterà sul tempo :'' Sei l'uomo più intelligente che io conosca eppure al contempo sei cosi stupido da non capire che hanno deciso di farmi fuori già una decina di minuti fa ''. È quella ingenuità di fondo e quel senso di autoesaltazione/ follia di cui dicevamo prima, che ci fa interrogare sul grado di consapevolezza assunto da White nel corso di tutta la vicenda a dispetto della sua immagine di uomo cinico calcolatore  pragmatico, e razionale, fino a che punto capisca i rischi e gli  effetti devastanti per lui per chi gli sta attorno che avrebbe comportato come conseguenza delle sue azioni. Un uomo che si illude di poter controllare la sua vita e decidere del suo destino, un uomo travolto dagli eventi, un uomo tragico e tormentato, un uomo post-moderno degno succedaneo della condizione tragica dell'uomo del teatro greco. 






La storia del sodalizio tra il saggio calcolatore e determinato White e il cronico insicuro e umorale scavezzacollo di Pinkman che si ritrovano ai instaurare un bizzarro quanto insolito rapporto di affari,  è la storia il tradimento di una generazione , è la generazione dei padri che invece di riportare sulla retta via situazioni tormentate come quelle di Pittman, ma mai passate del tutto al lato oscuro perciò in gran parte  recuperabili, gli fanno alla fine conoscere la vera oscurità, Pittman stava li ai margini  ma la vita per un caso del destino gliela cambia per sempre quando accetta di lavorare per il '' signor White'', lui con problemi cronici da tossico che attende molto probabilmente non sappiamo quanto inconsciamente di essere salvato, viene risucchiato dallo stato di autoesaltazione, quasi di delirio mistico, di mutazione transpersonale e transegoica,  e dalle ambizioni di White, e qui conosce la vera malvagità degli adulti, lusingandolo e abbindolandolo con quelle che si riveleranno essere  false e illusorie promesse quelle del denaro che avrebbero dovuto riscattare un esistenza da frustrato quale quella di White che voleva egoisticamente prendersi cura della sua famiglia,accumulando la '' roba''di verghiana memoria ma  arrecando del male alla società procurandogli la appunto, scusate il gioco di parole, 'roba' ' , ma non è riuscito  a essere un' 'buon padre' ' dell' unico figlio che si è ritrovato davanti, quel ragazzo avvelenato dalla droga ma a differenza sua  non nell'animo e  dal cuore d'oro,  solo perché non aveva la stessa corrispondenza sanguinea, mentre con il figlio naturale condurrà un esistenza finta nella quale lo terrà all'oscuro di tutto, sarà solo un legame segnato dalla parentela piuttosto che da una condivisione di intenti e esperienze. 













Alla fine quel '' signor White'' con cui Pittman continuerà a rivolgersi è il sintomo  del distacco definitivo di un rapporto mai nato ne consolidatosi  tutto il bene che avrebbe potuto provare per White si tramuta in odio viscerale e in disprezzo profondo, per tutti White ora  è un mostro. 
Pittman voleva un padre, lui con una famiglia di genitori naturali  di surreali ipocriti e bigotti puritani  che non hanno trovato meglio che cacciare di casa il figlio anche quando si era ripresentato con le migliori intenzioni solo perché trovano i resti di una canna peraltro fumata dal fratellino. Ad un certo punto , giunge il momento finale apocalittico, apocalittico nel suo senso di rivelatorio  oltre che sconvolgimento finale,  e Pittman pensando a come gli sottrae il suo avvocato il mefistofelico avvocato dei fuorilegge,ovvero l'iperpubblicizzato Saul Goodman- il factotum poliedrico e instancabile avvocato che si occupa dell'assistenza a tutto tondo dei propi clienti, che offre tanti  provvidenziali servizi aggiuntivi , un avvocato pieno di 
un irrinunciabile  mini  Mr Wolf  risolvi problemi, anche dei problemi collaterali che sorgono strada facendo che fa del segreto professionale il suo punto di forza  sempre giocoforza subordinato al suo primario interesse di sopravvivenza - 
 facilmente gli sequestra l'erba e gli sottrae l'accendino per  le sue sigarette, mentre gli prepara il viaggio con cui avrebbe dovuto sparire dalla circolazione, 
ha la rivelazione, gli ritorna a mente qualcosa di imperdonabile che White aveva commesso seppure come si saprà con rischio calcolato e come escamotage di emergenza  forzato dalla minaccia alla loro vita posta dal boss Gus,  un episodio passato del  quale a dire il vero era gia arrivato ad accusare White fino ad affrontarlo vis a vis e a minacciarlo piuttosto seriamente, episodio convulso e tragico per il quale lo stesso Pinkman , in una crisi di pianto aveva già chiesto scusa a White, dicendogli singhiozzando '' non so cosa non va in me signor White '', un episodio che sembrava archiviato, messo alle spalle, e che invece rispunta come un fiume carsico sotterraneo, come i conflitti  interiori ed esterni, familiari e amicali che non si mai risolvono relamente anche quando lo sembrano e che poi irrompono all'improvviso come un fiume in piena a cui nessuna diga era stata realmente posta a fare da argine. 







Scopre cosi per l'ennesima volta   che White aveva tradito la sua fiducia, si era preso gioco di lui, lo aveva manipolato, anche se non gli da modo di spiegarsi sul perché lo aveva fatto - si ci mette anche come molte volte capiterà il caso, l'inneffabile gioco del  fato e del destino che si diverte a giocare con le vite di ognuno imbrigliandoli e ingarbugliandi in inestricabili reti fatti di fili da teatro di burrattini di pupi  o cosi vuole l'espediente della  sceneggiatura - trascinando nell'abisso questa volta giudiziario e definitivo del redde rationem White -  in uno sfogo  liberatorio Pinkman rivelerà il motivo della sua collaborazione con la polizia, propio suo malgrado con quell'Hank con cui aveva un conto in sospeso perche in un momento di crisibe frustrazione aveva perso la testa e  lo aveva brutalmente picchiato in casa sua peraltro nel tentativo di estorcergli il nome di chi copriva ovvero White :'' Bisogna fermarlo, perché non è possibile che faccia ogni volta ciò che vuole lui passando sopra la vita degli altri  ''. 

Quello di cui sembra rimproverarlo maggiormente è di non essere riuscito a essere un padre ragione per cui lo ha manipolato ; di non aver mai avuto fiducia in lui, come il ragazzo irrequieto e tormentato sempre da trattare come quello a cui non puo essere raccontata la verità, piu volte infatti Pinkman gli rimprovera' il fatto di non aver mai creduto in lui e di non aver mai tenuto realmemte  a lui.
 A nulla varrà che White arriva a salvargli letteralmente la vita in un occasione, per il suo ennesimo scatto incontrollabile di testa calda impulsiva e gli errori di White non possono coprire il fatto che Pittman non ci prova neanche a perdonare White, a concedergli un altra possibilità, perché non perdona se stesso, si sente responsabile anche lui, è travolto dai sensi di colpa, ma vuole far pagare tutto a White, e alla fine ritenedolo responsabile di tutte le sue sventure, se potesse tornare indietro sarebbe scappato a gambe levate all'arrivo di White. 
Anche la moglie di White come Pinkman ha un peggioramento della sua crisi  esistenziale che porterà  e lalla tragedia finale White, solo all 'apparenza sarebbe una figura meno oscura di Pinkman, ma anche lei non manca di incoerenza e alla fine anche lei arriva ad ammettere e consentire   il male esattamente come suo marito , è la dimostrazione che il male travolge tutti e quando lo si inizia non ci si puo porre piu dei limiti e alla fine è il male che conduce te e che scandisce il senso e il peso giornaliero delle tue azionim

Quando rimani infine solo con te stesso, fai i conti con i tuoi sensi di colpa e magari ti ritrovi il White di turno e puoi scaricare tutte le responsabilita' su di lui, perché è stato il White luciferino a portarti sulla cattiva strada e a renderti complice delle tue azioni ma ciò non toglie che anche tu sei '' per sempre coinvolto '' propio come cantava De André e che White ti ha promesso in cambio qualcosa ma mai quello che tu richiedevi. 

La moglie avrebbe potuto chiedere il divorzio sin da subito  e invece asecondando il marito non ha fatto che incoraggiarlo, ingannandolo poi con la speranza di una famiglia che sarebbe rimasta intatta, ingannandolo con una falsa speranza di un amore che non sarebbe stato piu in grado di ricambiare, a quel punto lo sappiamo il territorio di contesa e trattativa sono i figli e quella che doveva essere un unione di intenti diventa una faida. 

 È vero che alla fine White perde lo scopo iniziale di tutto cio che stava facendo, cioè mettere da parte quel famigerato gruzzolo che avrebbe permesso un futuro piu tranquillo per la moglie e per i figli, avrebbe consentito a loro la frequentazione di buone scuole, emerge quel desiderio di rivalsa per quella sua esperienza passata in quella società in cui vendendo le azioni si era giocato il futuro suo e dei suoi figli, ambisce  costruire un impero, a ereditare quello di Gus,  ora il suo nome diventa leggenda non è piu il nome misterioso balbettato in sottofondo , lui è stato colui che ha tolto di mezzo Gus e tanto basta a dargli credito e spianargli la via , '' Di il mio nome '' dirà nel corso di un epica puntata che prenderà il titolo da questa frase. 

Ma è propio quando raggiunge il top, inizia la discesa, nonostante per la famiglia è disposto ad un certo punto a smettere,  tutto sembrava  finito, White è fuori dal giro, Dottor Jekyll è solo il dottor Jekyll, l'ordinario professore o meglio ex professore White  ora propietario e non piu dipendente dell'autolavaggi, tedioso ruolo che ricopriva come secondo lavoro di ripiego per arrotondare le entrate, l'angelo caduto dall'olimpo degli affari con le ali bruciacchiate e le aspirazioni infrante con il tormento di non essere stato il padre che avrebbe voluto essere e di aver buttato alle ortiche il suo talento. 

Hyde è solo Mr Hyde, si puo tornare alla normalità, i figli possono rientrare in casa, ma è tutta una effimera e fugace illusione, niente potrà piu essere messo al suo posto, niente sarà piu come prima e sarà un tutto contro tutti. 













 Come dicevamo   White è stato pragmatico e cinico, ha corso dei rischi ma si è adattato alle leggi della sua attività, è diventato malvagio perché la situazione lo richiedeva ma alla fine ha fatto tutto questo per  la sua  famiglia , il male che fa non è mai stato fine a se stesso ma calcolato e rapportato ai pericoli. È qui la tragedia esistenziale di  un uomo che si sacrifica, corre dei rischi, ed disposto ad alzare la posta in palio e l'asticella paradossalmente  propio per via dei grossi pericoli in cui era incorso, viaggia sul filo del rasoio 
ma che alla fine perde propio ciò che avrebbe voluto salvare e salvaguardare e in nome della quale sarebbe stato disposto a sacrificare tutto,  la moglie non lo riconosce più e perciò perde ogni amore e interesse per lui, il figlio ovviamente che è l'ultimo a saperlo rimane all 'oscuro di tutto e non ha neanche il tempo di realizzare cosa sia succeso tanto è la portata e la rapidità di ciò che gli si balena davanti ,  il cognato che non sa piu' chi ha di fronte'  quello che era un famigliare ora è solo un nemico da abbattere tanto più perche si è sentito manipolato. 

Quel cognato per cui è doveroso soffermarsi con qualche parola,  Hank un uomo tutto d'un pezzo, di sani principi,  il tipico eroe senza macchia né  paura , anche se non sappiamo perché gli manca una cosa essenziale per completare l'alveo tradizionale in cui collocarlo dello storico condottiero / eroe da tramandare ai posteri , in grado di salvare l'onore americano in mezzo alle barbarie , ovvero quello dei figli. 

Sembra la controfigura sul lato poliziesco della triste parabola esistenziale del cognato Walter White , anche lui come White ha dei meriti e delle capacità che non gli vengono e riconosciute e occupa un ruolo inferiore alle sue capacità, anche quando infine vengono riconosciuti i suoi meriti - l' organizzazione di Gus viene sgominata quasi interamente - non prima di essere rimasto menomato dopo uno scontro fuoco in cui era stata attentata alla sua vita, sarà piu per i benefici indiretti derivanti dai sotterfugi escogitati dal cognato White che per i normali sviluppi delle sue indagini. Se non fossero le pirotecniche e convulse vicende legate alle attività di suo cognato ad arrovellarlo  e ancorarlo alla sua terra,  gli sarebbe toccato trasferirsi in Messico, cosa che ironicamente viene definita '' promozione premio '' dai colleghi che pullulano attorno, trasferimento che pure Hank aveva accettato ma che continua a rimandare, e non si capisce perché era cosi spavaldo da accettare quel '' biglietto di sola andata '', visto che c'era gia stato una volta nel corso della nostra storia e sarebbe rimasto attonito e sconvolto dove nel corso di un attentato avrebbe visto i suoi colleghi perdere la vita e lui stesso per poco lasciarci le penne. Si sa non è tempo e non c'e riconoscenza per gli eroi come Hank , la sua stessa squadra e i suoi superiori  sembrano quasi ostacolarlo, piu volte lo invitano a concentrarsi su altro a chiudere e a non insistere su quella vicenda, nonostante nutrino indubbia stima nei suoi confronti non sono diaposto a rischiare dandogli la necessaria fiducia, non lo farà il suo capo quando gli porterà il nome di Gus e che poi sarà costretto a lasciare riconoscendo il suo errore non prima di aver confessato di averlo ospitato a cena e di aver passato una lietissima serata piena di spassose chiacchiere  con quel Gus generoso donatore della polizia cosi come degli altri Enti e istituzioni, '' Lo avevo davanti a me eppure non mi ero accorto di nulla '' dirà affrantoa Hank , lo stesso era capitato a lui con suo cognato, il male si mimetizza, vive accanto a te  un apparente e anonima vita senza infamia e senza lode,  vive piu vicino di quanto tu possa immaginare, cerca il tuo rassicurante contatto, per nascondersi meglio ;  lo faranno sia prima in una fase iniziale quando sue ricerche non danno i frutti sperati sia dopo quando ormai aveva individuato il capo dell 'Organizzazione Gus, ma tracce di quella particolare roba continuano a girare e per Hank la questione era diventata  personale. 

La sua tragedia scorre parallela e inevitabilemente si incrocia  e impatta con quella del cognato White,  una frenetica caccia all'uomo che Hank conduce navigando contro, in direzione ostinata e contraria,  e affrontando le resistenze del suo ufficio, una frenetica e tormentata corsa verso il baratro,  propio quando anche lui era arrivato al vertice, diventando capo del suo ufficio.  




 Tutti costoro, coloro  che ruotano attorno 
non sanno cosa puo fare un uomo disperato braccato da una malattia spietata, tutti costoro fingono forse di non vedere la crudelta e i finti valori di cartapesta di una società che obbedisce solo alle leggi del mercato, del valore e dell 'offerta, che economicizza tutto,  che insegue solo il profitto.



Tutti costoro vedono o non riconoscono piu il vecchio White ma non vedono ciò che ha spinto e ha portato alla creazione del White che è diventato un estraneo per loro stessi,  quei meccanismi e logiche che White ha portato alle estreme conseguenze. '' Quello  che ho realizzato è mio,  me lo sono guadagnato '' , '' Ho messo a frutto il mio ingegno, quello che ho guadagnato è frutto del mio lavoro '', sono le frasi chiave e i refrain di White che ritiene finalmente cosi riconosciute e ripagate le sue capacità e i suoi reali meriti derivanti dal suo genio scientifico. White non era più quel frustato e rassegnato professore in costante stato di apprensione e apnea economica che suscitava tuttalpiù tenerezza e sardonica e beffarda  ironia da parte del cognato, White ora era ambizioso, pensava in grande avrebbe riscattato se stesso e la sua famiglia, sarebbero stati fieri di lui, solo che  l'alimentare le pretese dell'Ego, il farsi blandire dal succeso economico e il desiderio di accumulazione - l'accumulazione amorale e cinica senza guardare in faccia a nessuno - 
sono capaci di giocare brutti scherzi e tanto piu si sale in alto tanto più è rovinosa la caduta. 



Forse che White non ha inseguito con altri mezzi quello che non gia la societa del mercato richiede? Quei disvalori dell' accumulazione, dell'arricchimento personale,  quella legge della giungla , quell'egoismo e istinto predatorio, quel legame con la propia famiglia e il propio clan che diventa dimensione tribale e totalizzante. 

lunedì 15 giugno 2020

LA VERA STORIA DI POCAHONTAS È MOLTO MENO ROMANTICA DELL'IMMAGINE POP EDULCORATA DEL CARTONE DELLA DISNEY


      

La vera storia di Pocahontas è stata raccontata dalla Disney? Il film  della Disney non riesce ad affrontare il significato storico davvero interessante e importante della donna, in particolare per quanto riguarda le relazioni tra nativi americani e inglesi.  Il film del 1998, Pocahontas II: Viaggio nel Nuovo Mondo, è stato forse un tentativo di affrontare questo aspetto, ma è anche pieno di imprecisioni. La vera storia di Pocahontas è un materiale povero per i film per bambini, ma comunque silenziosamente profondo.




Fin dall'inizio, bisogna riconoscere che "nessuna delle opinioni di Pocahontas è stata registrata direttamente", quindi non abbiamo idea di come si sia sentita riguardo ai drammatici eventi di cui ha fatto parte (Dismore, 2016).  Inoltre, gran parte della realtà di Pocahontas è stata oscurata da miti, molti dei quali sono stati deliberatamente creati per aumentare il fascino della sua visita in Inghilterra.




Quello che si sa è che Pocahontas è nata intorno al 1596 l''identità della madre non è mai stata registrata.  Il capo Powhatan era il capo di un'alleanza tra circa 30 tribù di lingua algonchina che vivevano nella zona conosciuta come Tsenacommacah (l'odierna Virginia).  Svolse un ruolo chiave nella supervisione delle relazioni indiano-inglese a partire dal 1607, anno della fondazione dell'insediamento di Jamestown da parte della Virginia Company.




Gli inglesi erano tristemente impreparati alla vita in America.  Centinaia di persone morirono di fame e di malattie. L'unica ancora di salvezza che i coloni avevano era la generosità dei nativi americani.  Pocahontas partecipava spesso a portare provviste ai coloni affamati, ma non era la sola a farlo ed è improbabile che abbia orchestrato l'iniziativa, soprattutto data la sua età.



Jamestown non poteva contare sul rifornimento dall'Inghilterra in parte a causa della grande distanza, ma anche perché la Virginia Company stava affrontando una crisi di bilancio.  Quando la notizia degli innumerevoli problemi affrontati dalla colonia raggiunse Londra, molti investitori si ritirarono, lasciando la società per azioni a corto di fondi.





In effetti, Pocahontas è stata portata in Inghilterra principalmente come un espediente pubblicitario per raccogliere capitali.  Per una società sull'orlo della rovina finanziaria, hanno speso un bel po' di soldi per far sembrare Pocahontas un reale, perché "in modo cruciale, potrebbe incoraggiare gli investimenti nella società in difficoltà" (Dismore, 2016).




Pocahontas non era una principessa come la Bella Addormentata o Jasmine.  Come figlia di un potente capo, forse godeva di qualche favore, ma "la sua infanzia è stata probabilmente abbastanza tipica per una ragazza di Tsenacommacah... ha imparato a cercare cibo e legna da ardere, a coltivare la fattoria e a costruire case con il tetto di paglia".  Come una delle tante figlie di Powhatan, avrebbe contribuito alla preparazione di feste e altre celebrazioni". (Biography.com Editors, 2014) 


È probabilmente in tale veste che ha partecipato al fatidico vertice di Chief Powhatan e John Smith.  Alla vigilia dell'arrivo di Pocahontas in Inghilterra, John Smith scrisse una lettera alla regina Anna in cui descriveva vividamente la bella principessa indiana che si gettava sul corpo di Smith per proteggerlo dal male.  Gli storici oggi credono che Smith non sia mai stato realmente in pericolo, ma "potrebbe essere stato soggetto a un rituale tribale inteso a simboleggiare la sua morte e rinascita come membro della tribù" (Biography.com Editors, 2014).  Ma questa versione degli eventi non avrebbe fatto molto per aumentare il clamore della visita di Pocahontas.


The Baptism of Pocahontas

The Baptism of Pocahontas by John Gadsby Chapman ( Wikimedia). Chapman depicts Pocahontas wearing white, being baptized Rebecca by Anglican minister Alexander Whiteaker in Jamestown, Virginia. 




Quindi Pocahontas non era davvero una principessa in quanto tale e non aveva davvero salvato la vita di John Smith - allora perché è stata portata in Inghilterra?



Nel 1610, i 600 coloni originali di Jamestown erano stati ridotti a 70.  Nel 1613, gli inglesi rimasti erano disperati e credevano che il Powhatan li tenesse in pugno.  I coloni cercarono di ottenere la loro salvezza con la forza. Questa divenne nota come la Prima Guerra Anglo-Powhatan.  Durante questo periodo, Pocahontas fu catturata e tenuta prigioniera. I coloni dissero che non sarebbe stata liberata se non fossero stati consegnati a Jamestown i generosi rifornimenti e i prigionieri inglesi detenuti da Powhatan.  Powhatan non riuscì a soddisfare le scandalose richieste dei coloni e così Pocahontas rimase in cattività. Per la sua sicurezza, fu tenuta in casa di un cappellano di nome Alexander Whitaker. Lì le fu insegnato l'inglese, la fede cristiana e come vestirsi e comportarsi come una signora inglese.




Nell'aprile del 1614, Pocahontas avrebbe usato le sue nuove conoscenze per mediare la pace tra gli indiani e i coloni.  Durante la prigionia, Pocahontas incontrò un coltivatore di tabacco locale di nome John Rolfe. Un uomo profondamente pio, Rolfe "aveva perso la moglie e il figlio durante il viaggio verso la Virginia".  In una lunga lettera al governatore a cui chiedeva il permesso di sposare Pocahontas, egli espresse sia il suo amore per lei che la sua convinzione di salvarle l'anima attraverso l'istituzione del matrimonio cristiano" (Biography.com Editors, 2014)




Ci sono state molte discussioni tra il governatore di Jamestown, Sir Thomas Dale, e il capo Powhatan.  Infine, entrambi hanno acconsentito al matrimonio. Questo matrimonio si sarebbe rivelato strumentale alla fine della prima guerra anglo-powhatan.  È anche il primo caso registrato di unione tra un bianco e un nativo americano.





Dopo due anni , John e Pocahontas hanno vissuto felicemente insieme nella fattoria Rolfe.  Nel 1615 avevano un figlio di nome Thomas. Forse avrebbero vissuto nella beata oscurità se la storia della conversione di Pocahontas e il suo ruolo nella fine della guerra non si fosse diffuso in lungo e in largo.  Divenne il simbolo di un "selvaggio addomesticato".



Pocahontas in Inghilterra


Gli ecclesiastici inglesi volevano lanciare una grande missione per convertire gli indiani d'America alla fede anglicana, in particolare con l'istituzione di scuole religiose per bambini.  Percependo l'opportunità di invertire la loro fortuna, la Virginia Company ha fatto in modo che la famiglia Rolfe venisse in Inghilterra per mostrare quanto civilizzato e cristiano potesse essere un "selvaggio addomesticato"... se fossero stati messi a disposizione fondi adeguati.



I Rolfes e un piccolo gruppo di indiani (per fare da seguito alla principessa) arrivarono in Inghilterra il 3 giugno 1616.  Per il resto dell'anno, Pocahontas fece il circuito dell'alta società a Londra, dove fu ben accolta. Un osservatore contemporaneo scrisse:




"Si "abituava alla civiltà" e "si portava ancora come la Figlia di un Re, e fu di conseguenza rispettata da persone d'Onore, nella loro speranza di far avanzare la  Cristianita' '" (Dismore, 2016). Alcuni osservatori più cinici hanno anche commentato "con il suo stile ingannevole e i suoi titoli altisonanti si potrebbe pensare che lei e il suo adorato marito siano qualcuno, se non si fosse saputo  che la Virginia Company, le concedeva quattro sterline a settimana per il suo mantenimento" (Dismore, 2016).




Il 5 gennaio 1617, Pocahontas e Giovanni presero parte al banchetto reale della Dodicesima Notte a Whitehall Palace dove incontrarono il Re e la Regina.






Cosa ha causato la morte di Pocahontas?


La vivace città non era d'accordo con Pocahontas.  Lei e John spesso lasciavano la città per rimanere in città (come Heacham a Norfolk, dove vivevano i genitori di John) perché l'aria di Londra dava a Pocahontas problemi respiratori.  Nel marzo del 1617, John fu nominato segretario della colonia della Virginia ed era pronto a tornare in America.




Sfortunatamente, subito dopo la partenza, divenne evidente che Pocahontas era troppo malata per fare il viaggio.  Fu portata a terra a Gravesend e morì pochi giorni dopo, il 21 marzo 1617. Molti storici credono che avesse la tubercolosi, ma potrebbe essere stata una qualsiasi malattia straniera, come la polmonite o la scarlattina.  Fu sepolta con onore nella chiesa di San Giorgio (che fu distrutta da un incendio nel 1727). Anche Tommaso era molto malato, ma se l'è cavata e oggi si pensa che sia l'antenato di diverse importanti famiglie della Virginia Planation.  John Rolfe si risposò nel 1619



See more articolo completo https://www.ancient-origins.net/history-famous-people/pocahontas-shrouded-myth-princess-goes-england-007636


Per approfondire :

https://www.ancient-origins.net/history-famous-people/true-story-pocahontas-not-told-disney-002285


COME LA BANDIERA DEL GALLES È DIVENTATA LA PIÙ COOL DEL PIANETA




Una delle bandiere nazionali che più colpisce è quella del Galles. In un sondaggio online, è stata votata la più bella tra le oltre 200 bandiere nazionali di tutto il mondo. La sua caratteristica principale è un drago, che vuole rappresentare lo spirito ardente e l'indipendenza del popolo gallese. La storia della bandiera è notevole. Il sondaggio sulle migliori bandiere nazionali è stato organizzato da Ranker, una nota piattaforma di sondaggi digitali. Ha chiesto ai suoi utenti di valutare gli standard nazionali del mondo. Finora quasi 200.000 persone hanno votato nel sondaggio, che è ancora aperto. Secondo North Wales Live, la bandiera gallese è stata valutata "come la più bella bandiera nazionale dell'intero pianeta". 



 Al 3 marzo, la bandiera è ancora considerata la più bella ed è in vantaggio di diverse migliaia di voti rispetto al suo avversario più vicino. La bandiera gallese è solo una delle tre bandiere con un drago. In tutto il mondo, le uniche altre con la mitica creatura sono il regno himalayano del Bhutan e la nazione insulare di Malta nel Mediterraneo. 



 Il drago gallese è di colore rosso vivo e si mostra in una posizione di carica, nota in araldica come la posizione passante, ed è posta su uno sfondo di audaci strisce verdi e bianche. 


Le origini di questo sorprendente standard risalgono a un lontano passato. Molti ritengono che l'emblema del drago sia stato portato in Galles da cavalieri romani di stanza nel paese dal I secolo al V secolo d.C.. Uno dei loro stendardi era il Draco, che era una "testa di bestia cava fatta di metallo con una coda di panno in stile frangivento che scendeva dalla parte posteriore della testa" secondo North Wales Live . Questo distintivo vessillo Draco veniva utilizzato per identificare un'unità e veniva impiegato anche per dare ordini tramite l'ondeggiamento. 


 Molti ritengono che l'origine del drago gallese risalga al periodo successivo alla caduta dell'Impero Romano. Quando le legioni romane lasciarono la Britannia nel 410 d.C. le popolazioni locali romano-celtiche dovettero cavarsela da sole e furono impegnate in continue guerre con i razziatori anglosassoni, i Pitti e gli irlandesi. Si ritiene che diversi regni romano-britannici formarono regni indipendenti. Secondo il sito delle Antiche Pagine, "i principi britannici continuarono ad usare i Dracos in stile romano come standard di battaglia".


 I Romano-Britanni erano particolarmente forti in Galles ed erano spesso visti come il loro ultimo baluardo contro gli invasori anglosassoni. 


Probabilmente il più noto romano-britone è il semi-legendario re Artù, e molti hanno sostenuto che il simbolo del drago è stato usato da questo monarca. C'è persino chi sostiene che il grande mago Merlino fosse associato all'emblema. Tuttavia, "è noto che Cadwaladr ap Cadwallon che fu re di Gwynedd dal 655 al 682 d.C. circa utilizzava una bandiera del drago" riporta North Wales Live. Ciò significa che almeno nel 7° secolo d.C. la mitica creatura era associata ai monarchi gallesi. Il Galles fu invaso dagli anglo-normanni nell'XI secolo e ci fu una lotta secolare da parte dei gallesi per mantenere la loro indipendenza. 

             

       DAL GALLES ALL' INGHILTERRA 

 L'ultimo sovrano gallese indipendente Owain Glyndŵr utilizzò l'emblema del drago durante la sanguinosa rivolta contro il dominio inglese (1400-1415). Sembra che la bandiera rossa del drago sia stata successivamente adottata dai successivi monarchi d'Inghilterra e utilizzata per esprimere il loro legittimo diritto a governare il Galles.




 Durante la Guerra delle Rose, l'Inghilterra e il Galles caddero nell'anarchia, mentre gli Yorkisti e i Lancaster combattevano per il trono (1455-1485). Enrico Tudor, il futuro Enrico VII , di origine gallese, usò la bandiera del drago come uno dei suoi emblemi. La utilizzò infatti nella battaglia di Bosworth, quando sconfisse Riccardo III e si impadronì della corona. Dopo l'incoronazione di Enrico, la bandiera fu associata alla Casa Reale dei Tudor. Sembra che il verde sia stato aggiunto dai Tudor perché era il colore araldico della loro famiglia




By Ed Whelan

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ANCORA NUOVE SCOPERTE SULLA FIGURA LETTERARIA DI MERLINO

La maggior parte delle persone oggi ha sentito parlare di Merlino il Mago, poiché il suo nome è stato reso popolare nel corso dei secoli e la sua storia è stata trasmessa in numerosi romanzi, film e programmi televisivi.  Il potente mago è raffigurato con molti poteri magici, tra cui il potere di mutare forma, ed è ben noto nella mitologia come precettore e mentore del leggendario Re Artù, colui che avrebbe preso prima sotto la sua ala protettiva e poi successivamente  guidato il fanciullo destinato a diventare il re di Camelot. Anche se questa idea del personaggio oggi va per la maggiore e tutti conoscono i racconti su di lui , le prime apparizioni di Merlino erano solo in qualche modo legate ad Artù. Ci sono voluti molti decenni di adattamenti prima che Merlino diventasse il mago della leggenda di Artù come è conosciuto oggi.


E' credenza comune che Merlino sia stato creato come figura per la leggenda di Artu'.  Mentre Merlino il Mago era un personaggio molto importante nelle storie di Camelot, non è da lì che ha avuto origine.  Lo scrittore Geoffrey di Monmouth ha il merito di aver creato Merlino nella sua opera del 1136 d.C., Historia Regum Britanniae - The History of Kings of Britain.  Mentre un'ampia porzione di Historia Regum Britanniae è un resoconto storico degli ex re d'Inghilterra, Merlin è stato incluso come personaggio di fantasia (anche se è probabile che Geoffrey intendesse far credere ai lettori di essere una figura estratta da testi antichi perduti da tempo).  Merlino era una figura paradossale , poiché era sia il figlio del diavolo che il servo di Dio.




Merlino è stato creato come una combinazione di diverse figure storiche e leggendarie.  Geoffrey combinò le storie del profeta e del folle North Brythonic , Myrddin Wyllt, e del leader della guerra romano-britannica, Ambrosius Aurelianus, per creare Merlin Ambrosius.  Ambrosius era una figura della Historia Brittonum di Nennius.






In Historia Brittonum , il re britannico Vortigern desiderava erigere una torre, ma ogni volta che ci provava, essa crollava prima del completamento.  Gli fu detto che per impedirlo, avrebbe dovuto prima cospargere il terreno sotto la torre con il sangue di un bambino nato senza padre. Si pensava che Ambrosius fosse nato senza padre, così fu portato davanti a Vortigern.




Ambrosius spiegò a Vortigern che la torre non poteva essere sostenuta sulle fondamenta perché sotto di essa vivevano due draghi combattenti che rappresentavano i Sassoni e i Britannici.  Ambrosius convinse Vortigern che la torre sarebbe rimasta solo con Ambrosius come leader, e Vortigern diede ad Ambrosius la torre, che era anche il regno. Geoffrey raccontò questa storia con Merlino come il bambino nato senza padre, anche se mantenne il carattere di Ambrosius.




 



Nella versione della storia di Geoffrey, ha incluso una lunga sezione contenente le profezie di Merlino, insieme ad altre due storie, che hanno portato all'inserimento di Merlino nella leggenda di Artù.  Tra queste, la storia di Merlino che crea Stonehenge come luogo di sepoltura di Ambrosius e la storia di Uther Pendragon che si intrufola a Tintagel dove ha generato Artù con Igraine, la moglie del suo nemico.




Questa era la portata dei racconti di Merlino di Geoffrey.  Geoffrey non include alcuna storia di Merlino che fa da precettore ad Artù, che è il modo in cui Merlino è più conosciuto oggi.  Il personaggio di Merlino di Geoffrey divenne rapidamente popolare, soprattutto in Galles, e da lì i racconti furono adattati, portando alla fine al ruolo di Merlino come tutore di Artù.



Molti anni dopo la Historia Regum Britanniae di Geoffrey, Robert de Boron compose una poesia intitolata Merlin.  Il Merlin di Boron ha le stesse origini della creazione di Geoffrey, ma Boron ha posto particolare enfasi sul potere di Merlin di cambiare forma, sul legame con il Santo Graal e sulla sua personalità scherzosa.  Il Boro ha anche introdotto Blaise, il maestro di Merlino.




Il poema di Boro è stato infine riscritto in prosa come Estoire de Merlin , che pone anche molta enfasi sui mutamenti di forma di Merlino.  Nel corso degli anni, Merlino è stato intervallato dai racconti della leggenda di Artù. Alcuni scritti si concentrano molto su Merlino come mentore di Artù, mentre altri non lo menzionano affatto.  In alcuni racconti Merlino era visto come una figura malvagia che non faceva del bene nella sua vita, mentre in altri era visto favorevolmente come maestro e mentore di Artù.







L'amore e la morte di Merlino


Alla fine, dai vari racconti emerse la caduta di Merlino, per mano di Niviane (Vivien), la figlia del re del Northumberland.  Artù convince Niviane a rimanere nel suo castello, sotto l'incoraggiamento di Merlino. Merlino si innamora di Niviane. Tuttavia, Niviane teme che Merlino usi i suoi poteri magici per approfittarsi di lei.  Giura che non si innamorerà mai di lui, a meno che non le insegni tutta la magia che conosce. Merlino è d'accordo.




Merlino e Niviane partono per tornare nel Northumberland, quando vengono richiamati per assistere re Artù.  Al loro ritorno si fermano in una camera di pietra, dove due amanti sono morti e sepolti insieme. Quando Merlino si addormenta, Niviane lo mette sotto un incantesimo e lo intrappola nella tomba di pietra, dove muore.  Merlino non si era mai reso conto che il suo desiderio per Niviane, e la sua volontà di insegnarle le sue vie magiche, alla fine lo portarono alla sua morte prematura.



L'eredità di Merlino il Mago


Nel 2019, frammenti di un raro manoscritto pubblicato nel 1500 sono stati trovati nella biblioteca delle collezioni speciali dell'Università di Bristol, che descrive "sottili ma significative differenze rispetto alla storia tradizionale" del mago Merlino.  Ad esempio, le morti di alcuni personaggi delle storie sono diverse dai racconti più tradizionali e ci sono descrizioni più dettagliate di eventi chiave come le battaglie.




Queste variazioni nelle storie di Merlino non sono troppo sorprendenti perché dalla nascita di Merlino attraverso gli scritti di Geoffrey, il mago è apparso in forme diverse attraverso molti racconti, storie e poesie successive



By M R Reese articolo completo su https://www.ancient-origins.net/myths-legends-europe/legendary-origins-merlin-magician-002627



Una fortunata scoperta in un libro raro ha il potenziale di trasformare la nostra conoscenza della storia forse più famosa di tutto il Medioevo.  Alcune pagine manoscritte danneggiate trovate all'interno del volume sono del XIII secolo e raccontano le avventure di Merlino il mago, figura chiave nei racconti leggendari di Re Artù e Camelot.  Il ritrovamento è stupefacente e sta già cambiando la nostra comprensione dei miti e delle leggende di Artù.




Sette frammenti trovati in un vecchio volume


Il Birmingham Mail riferisce che Michael Richardson, della biblioteca delle collezioni speciali dell'Università di Bristol, stava esaminando alcuni volumi pubblicati nel 1500, scritti da Jean Gerson (1363-1429), un noto teologo e riformatore della Chiesa.  Richardson, aprendo uno dei volumi, vide qualcosa di curioso. Trovò sette frammenti di un manoscritto scritto a mano che era stato rilegato nel libro. Incuriosito li studiò e secondo la BBC "riconobbe un certo numero di nomi arturiani". Sospettava che i pezzi del manoscritto si riferissero alle leggende arturiane, una serie di storie probabilmente basate su un re romano-britannico che combattè gli invasori anglosassoni dopo la caduta dell'Impero Romano.


"How Arthur by the means of Merlin got Excalibur, his sword of the Lady of the Lake", illustration for Le Morte Darthur. (Lagad Zoltec / Public Domain)

"How Arthur by the means of Merlin got Excalibur, his sword of the Lady of the Lake", illustration for Le Morte Darthur. (Lagad Zoltec / Public Domain )


Una nuova storia di Merlino


Il bibliotecario ha prontamente contattato il Dr. Leah Tether, che è una figura di spicco della International Arthurian Society, un gruppo dedicato alla ricerca delle leggende, della storia e della letteratura su Re Artù.  Il Dr. Tether ha immediatamente formato un team di specialisti per indagare sui frammenti e sono rimasti stupiti da ciò che hanno scoperto. L'Irish Examiner riferisce che "si pensa che i sette pezzi provengano dalla sequenza francese antica di testi conosciuti come il Ciclo della Vulgata o Ciclo di Lancillotto-Grail, risalente al XIII secolo".








Questi sono tra i testi più importanti della tradizione arturiana e sono stati utilizzati da Thomas Mallory nella sua influente opera Morte d'Artù (1485), che più di ogni altra opera ha reso popolare la storia di re Artù, di Merlino e della Tavola Rotonda.  I pezzi di pagine sembrano raccontare la storia di Merlino, ma secondo la BBC ci sono "sottili ma significative differenze rispetto alla storia tradizionale".





Lo scriba che ha scritto il manoscritto fornisce maggiori dettagli rispetto ai testi esistenti, come l'opera di Geoffrey di Monmouth (XII secolo d.C.) su Merlino e le sue avventure.  Significativamente, le morti di alcuni personaggi sono diverse dai racconti tradizionali e ci sono descrizioni più dettagliate di eventi chiave come le battaglie.




Maggiori dettagli sulle leggende arturiane


Le ricerche sono incuriosite da come i frammenti siano arrivati ad essere rilegati in un libro che è stato stampato a Strasburgo, allora parte del Sacro Romano Impero e come siano finiti a Bristol.  




  Gli esperti hanno notato che c'è un forte legame tra l'area di Bristol e le leggende arturiane.  Ciò può significare che i frammenti fanno parte di un periodo precedente.



By Ed Whelan articolo completo su https://www.ancient-origins.net/news-history-archaeology/fragments-found-book-story-merlin-0011418


Gli studiosi del Galles hanno scoperto che parti di uno dei più importanti libri della storia gallese sono state cancellate e alcuni testi delle sue pagine di pelle animale sono stati sovrascritti   Il libro si intitola Il libro nero di Camarthen e comprende storie arturiane, preghiere cristiane e poesia.







Nei passaggi non cancellati, Merlino, Artù, Cuchulainn, Uther Pendragon, l'eroe Gereint, il poeta Taliesin, Cyridwen, il re delle fate Gwyn ap Nudd e altre figure della leggenda del Medioevo, del mito e del racconto alto fanno la loro comparsa nel libro vecchio di 750 anni, in 54 pagine.  È il più antico libro sopravvissuto conosciuto interamente in lingua gallese e ha alcuni dei primi riferimenti a Myrddin (Merlino) e Artù.







Il verso raffigura Artù e Myrddin (Merlino) prima di essere rispettivamente re e saggio consigliere dei re.  In un poema, Artù è un supplicante per entrare alla corte di un re. Myrddin è un uomo selvaggio che impazzisce in battaglia ed esalta le virtù degli alberi.





Il professor Paul Russell e Myriah Williams del Dipartimento di Cambridge del dipartimento anglosassone, norreno e celtico hanno raccontato a Past Horizons che un uomo che possedeva il libro nel XVI secolo, probabilmente Jaspar Gryffyth, ha cancellato i versi, gli scarabocchi e i marginali che erano stati aggiunti al manoscritto nel corso dei secoli mentre passava di mano.




Utilizzando un software di fotoritocco e la luce ultravioletta per esaminare le pagine di pergamena, gli studiosi hanno rivelato una poesia sconosciuta nel canone gallese.  Le poesie sono frammentarie, ma sperano con un'ulteriore analisi di poter leggere il testo, che a loro avviso è il finale di una poesia 


Past Horizons cita Williams come dice:




'' I margini dei manoscritti spesso contengono reazioni medievali e dei primi tempi moderni al testo, e queste possono gettare luce su ciò che i nostri antenati pensavano di ciò che stavano leggendo.  Il Libro Nero è stato annotato in modo particolarmente pesante prima della fine del XVI secolo, e il recupero della cancellazione ha molto da dirci su ciò che c'era già e può cambiare la nostra comprensione di esso.'' 


During the 12th century, Arthur's character began to be marginalized by the accretion of "Arthurian" side-stories such as that of Tristan and Iseult, by John William Waterhouse. (Luca Z. / Public Domain)

During the 12th century, Arthur's character began to be marginalized by the accretion of "Arthurian" side-stories such as that of Tristan and Iseult, by John William Waterhouse. (Luca Z. / Public Domain )



In un testo che non è stato cancellato, il Libro Nero contiene la più antica poesia conosciuta su Artù.  Sembra essere il capo di una banda di guerrieri che cerca di entrare alla corte di un re. Cerca di persuadere un re a lasciarlo entrare esaltando le virtù dei suoi eroi:




'' Artù distribuisce doni,


Il sangue è colato giù.


Nella grandine di Awarnach,


Lotta con una megera,


Ha spaccato la testa a Paiach.


Nelle solidità di Dissethach,


A Mynyd Eiddyn,


Si è scontrato con Cynvyn;


A centinaia caddero,


Lì sono caduti a centinaia,


Prima del compiuto Bedwyr.


Sui fili di Trywruid,


In competizione con Garwlwyd,


Coraggiosa era la sua disposizione,


Con spada e scudo;


(...) 

La spada nella battaglia


Era infallibile nella sua mano.'' 



'With sword and shield;

Vanity were the foremost men

Compared with Cai in the battle.

The sword in the battle

Was unerring in his hand.

They were stanch commanders

Of a legion for the benefit of the country- Bedwyr and Bridlaw;

Nine hundred would to them listen;

Six hundred gasping for breath

Would be the cost of attacking them.

Servants I have had,

Better it was when they were.'





Questa è una traduzione dal gallese antico all'inglese moderno.  Il libro può essere letto, ad eccezione di alcuni capitoli, presso il Collettivo di Letteratura Celtica.  "Attualmente conservato presso la National Library in Galles, il Black Book of Carmarthen (Peniarth MS 1) è un manoscritto che risale alla metà del XIII secolo.  Si ritiene che sia stato opera di un solo scriba del Priorato di San Giovanni a Carmarthen", dice l'introduzione del Collettivo di Letteratura Celtica al libro




Nella preghiera "A Skillful Composition", lo scrittore esprime quanto sia impossibile trasmettere in linguaggio la potenza di Dio.  Un estratto:




'' Una composizione abile, il modello è quello di Dio, 

 

Una composizione, la lingua, bella e piacevole, di Cristo.


E se ci dovesse essere un linguaggio tutto completo intorno al sole,


Su tanti perni quanti sono sotto il sedile,


Su tante alate quante ne ha fatte l'Onnipotente,


E se ognuno di loro avesse trecento lingue,


Non potevano mettere in relazione il potere della Trinità. '' 



La raccolta di letteratura celtica dice di due poemi attribuiti a Merlino: "Le poesie sono spesso attribuite a Myrddin, come una delle sue poesie 'profetiche' fatte durante la sua follia in Celydon".  Merlino ha avuto una fase di "uomo selvaggio" prima di diventare il saggio consigliere di quattro re britannici, anche se è possibile che le storie scozzesi di Lailoken fossero legate a Myrddin nel Medioevo.





"Nella maggior parte di queste poesie il soggetto - che si chiama Myrddin o si presume generalmente che sia lui - è raffigurato come un uomo selvaggio dei boschi che vive a Coed Celyddon (la 'Foresta Caledoniana'), dove è fuggito dopo aver perso la ragione ('vagando con pazzia e follia') nella battaglia nordica di Arfderydd, combattuta tra i capi rivali c.  573 d.C.; con questa caduta nella follia si dice che Myrddin abbia acquisito il dono della profezia. L'antichità di queste tradizioni è tuttavia sospetta, almeno nel loro attaccamento a Myrddin. Nelle fonti scozzesi c'è una storia di un uomo selvaggio praticamente identica a quella riassunta sopra, ma in queste si chiama Lailoken piuttosto che Myrddin".



By Mark Miller articolo completo su 

https://www.ancient-origins.net/news-history-archaeology/ultraviolet-light-reveals-hidden-text-ancient-book-arthurian-stories-002864

MERLINO GUERRIERO E POETA DUE FIGURE STORICHE CHE ISPIRARONO LA LEGGENDA 


  Le storie che conosciamo oggi derivano dalla narrativa romantica del Medioevo, composta per la prima volta nel corso del XII secolo, a partire dall'opera del chierico gallese Geoffrey di Monmouth intorno al 1135.



Qui, Merlino è raffigurato come il vero potere dietro il trono: è il mentore di Re Artù, il suo consigliere reale, e manipola gli affari di stato con poteri magici.  L'azione è ambientata nel corso del VI secolo, poco dopo il crollo dell'Impero Romano. Storicamente, durante questo periodo la Gran Bretagna si è divisa in molti regni feudatari: la situazione della nazione era aggravata  dagli anglosassoni che invadevano la Germania settentrionale dalla loro patria. Alla fine gli invasori conquistarono gran parte della Gran Bretagna, spingendo gli abitanti verso ovest. Alla fine, la Gran Bretagna meridionale divenne due paesi separati:  l'Inghilterra, fondata dagli anglosassoni, e il Galles, la regione del Galles, il nome inglese dei nativi britannici.




Questo periodo di conflitto e di incertezza è popolarmente conosciuto come il Medioevo, un'epoca da cui sopravvivono poche testimonianze scritte, ed è stato durante questo periodo turbolento che si dice che Artù sia vissuto.  Egli unì i regni britannici per fermare gli anglosassoni, ci viene detto, stabilendo una breve epoca di pace e prosperità. Finisce tragicamente, però, quando Artù muore in battaglia, trascinato in un conflitto civile con la sua stessa famiglia.  Non essendo riuscito a garantire il futuro dei britannici, Merlino va fuori di senno per il dolore e termina i suoi giorni da pazzo eremita della foresta.



                I PERSONAGGI STORICI DIETRO AL MITO 


Anche se questa storia  ha sollecitato la fantasia medievale, esistono opere precedenti dell'Età Oscura che suggeriscono che l'Artù della finzione potrebbe essere stato basato su una vera e propria figura storica; cosa ancora più sorprendente, anche Merlino.  In questi racconti Merlino appare sotto l'originale rendering gallese del nome, Myrddin, e si dice che fosse un consigliere reale e un poeta che possedeva il dono della profezia. Tali personaggi - poeti attribuiti alla seconda vista - esistevano già in epoca post-romana, e sono stati conservati da vari capi per fungere sia da consiglieri che da cronisti, componendo poesie per registrare le gesta del loro re.  Erano conosciuti come "Bardi", e si dice che Myrddin fosse uno di loro; a lui sono addirittura attribuite opere risalenti al VI secolo.




Il Libro Nero di Carmarthen


Ora conservato nella National Library of Wales, un manoscritto chiamato The Black Book of Carmarthen contiene due poesie, The Greetings e The Apple Trees , entrambe riguardanti una battaglia in un luogo chiamato Arfderydd nel nord della Gran Bretagna, dopo la quale l'autore sostiene di essere stato scacciato dalla sua mente e costretto a vivere da solo in una vicina foresta.  Un altro poema apparentemente contemporaneo del manoscritto, intitolato The Conversation of Myrddin and Taliesin , riguarda Myrddin e un altro bardo che parlano della stessa battaglia.

Merlin dictating his prophecies to his scribe, Blaise; French 13th century minature from Robert de Boron's Merlin en prose (written ca 1200).

Merlin dictating his prophecies to his scribe, Blaise; French 13th century minature from Robert de Boron's Merlin en prose (written ca 1200). ( Public Domain )



Tutte queste opere implicano che la storia d'amore di Merlino si basava in parte sul Myrddin delle poesie: egli vive un'esistenza solitaria nella foresta, avendo perso il senno, esattamente come Merlino nei racconti arturiani.


Le prove dell'esistenza storica di questo Myrddin si trovano negli Welsh Annals , una cronaca del decimo secolo conservata nella British Library di Londra.  Essa registra la battaglia stessa a cui fa riferimento il libro nero delle poesie di Carmarthen, con il nome specifico del bardo. Una voce per l'anno 573 recita:  "La battaglia di Arfderydd in cui... Myrddin impazzì."


          UN PERSONAGGIO STORICO VERO 



Quindi il mago Merlino sembra essere stato in parte basato su un bardo del sesto secolo.  Purtroppo, però, non può essere stato un contemporaneo di un Re Artù storico. Una delle prime opere sopravvissute che fanno riferimento ad Artù è la Storia dei Britannici di un monaco di nome Nennius, che scrisse intorno all'anno 830.  A differenza dei romanzieri medievali che scrivevano più di tre secoli dopo, che elaboravano i loro racconti con temi fantasiosi, Nennius si limita a raccontare le presunte conquiste militari di Artù. La sua battaglia più decisiva, ci viene detto, fu la Battaglia di Badon, apparentemente combattuta vicino alla città di Bath.



Un altro monaco, Gildas, che ha scritto a memoria dell'evento, registra la battaglia come un evento storico avvenuto intorno al 500.  Sebbene Gildas trascuri di nominare il leader britannico dell'epoca, il suo lavoro aiuta a datare il periodo in cui si pensava che Arturo avesse originariamente vissuto.  Se Merlino fu presente alla battaglia di Arfderydd, molto più tardi, nel 573, allora avrebbe dovuto avere più di cento anni. Va bene per un mago leggendario, forse, ma molto improbabile nella realtà, soprattutto in un'epoca in cui l'aspettativa di vita media era molto più bassa di oggi.  C'era, tuttavia, un altro personaggio storico su cui sembra si sia basata la storia di Merlino, e che ha vissuto al momento giusto.



                 I DRAGHI E MERLINO 




Illustration from Geoffrey of Monmouth’s twelfth-century History of the Kings of Britain, depicting the young Merlin revealing the two dragons to King Vortigern.

Illustration from Geoffrey of Monmouth’s twelfth-century History of the Kings of Britain, depicting the young Merlin revealing the two dragons to King Vortigern. ( Public Domain )



Geoffrey di Monmouth, nella sua Storia dei Re d'Inghilterra del XII secolo, presenta per la prima volta Merlino da ragazzo.  Un re britannico di nome Vortigern cattura il giovane Merlino e lo porta nella sua fortezza, che si dice sia su una collina ora chiamata Dinas Emrys nel Galles del nord.  Il re aveva avuto difficoltà a costruire la fortezza: le fondamenta continuavano a crollare e i suoi maghi gli avevano detto che per sistemare le cose doveva sacrificare un bambino.  Ma proprio quando Merlino sta per essere ucciso ha la visione di due draghi, uno rosso e l'altro bianco, che si combattono in una vasca in una caverna sotto il forte. Questo, dice a Vortigern, è il motivo per cui l'edificio continua a crollare.  Mostra a Vortigern dove scavare; la piscina viene trovata e i draghi vengono liberati. Il re è così impressionato che risparmia la vita di Merlino, nominandolo consigliere e premiandolo con la terra.



                IL CONDOTTIERO AMBROSIUS 


Sebbene la storia sia chiaramente una leggenda piuttosto che un evento storico, Geoffrey non l'ha inventata.  Esattamente lo stesso racconto appare quasi alla lettera nella Storia dei Britannici di Nennius, scritta 300 anni prima.  Tranne che qui, però, il ragazzo non si chiama Merlino ma Ambrosius. Nennius si riferisce allo stesso personaggio più tardi nella sua opera, come a diventare un importante leader britannico dopo la morte di Vortigern.  Anche se la storia dei due draghi è una favola o un aneddoto, Ambrosius è stato un personaggio storico. Nell'opera di Gildas viene citato come leader guerriero dei britannici alla fine del V secolo. È interessante notare che scompare dalla storia proprio nel momento in cui si dice che Artù sia diventato re.  Da ciò è chiaro che, per quanto riguarda Geoffrey di Monmouth, Merlino e Ambrosius erano la stessa persona. Non si sa come, dove o quando Ambrosius morì, quindi è possibile che, invecchiando, si ritirò dalla vita militare per fare da consigliere ai re britannici. A differenza del Merlin registrato negli Annali gallesi, Ambrosius visse certamente al momento giusto, e avrebbe avuto l'età giusta per diventare il Merlino legato a Re Artù.



Ambrosius, il cui nome completo era Ambrosius Aurelianus, si pensa che provenisse da Amesbury nel sud dell'Inghilterra, una città che porta il suo nome.  I linguisti ritengono che il nome Amesbury derivi dal primo inglese Ambrose Bury , che significa "Forte di Ambrosius". Ed è qui che si dice sia stato sepolto, in una cripta che si trova ancora sotto l'abbazia medievale costruita in seguito sul sito.  Nascosto in un angolo dell'abbazia di Amesbury, c'è persino un antico busto di pietra, che si dice sia un'effigie di Ambrosius. Se è vero, potrebbe essere l'unica rappresentazione dello storico Merlino che ancora sopravvive.


È interessante notare che il famoso Stonehenge si trova a soli due miglia di distanza, un monumento che Geoffrey di Monmouth sosteneva essere stato costruito da Merlino stesso.  .



By Graham Phillips articolo completo su https://www.ancient-origins.net/history-famous-people/merlin-warrior-poet-two-historical-figures-inspired-legend-007855



   IL MESSAGGIO DI MERLINO CONTRO IL MATERIALISMO 


Un poeta, un artista e un musicista impegnati in una discussione esoterica e illuminante che offre a tutti loro una visione trascendente della condizione umana, possono tutti vedere il mondo e il posto dell'umanità in esso in un modo nuovo che sembra in qualche modo trasformarsi.  Non avendo il linguaggio prosaico per esprimere la loro visione delle parole, tutti possono ricorrere al proprio mezzo di comunicazione. Il poeta scrive una poesia. L'artista dipinge un quadro. Il musicista compone una canzone. La poesia, il quadro e la canzone sono totalmente diversi l'uno dall'altro, ma producono tutti sentimenti simili nei rispettivi pubblici, perché sono tutti basati sullo stesso tema, condiviso e trasformativo.  Sperano di trasmettere un'importante intuizione.


By Jim Willis per leggere l'articolo diventa un membro su https://members.ancient-origins.net/why-become-member